Il cammino del mago

Titolo: La storia di Edgar Cayce - Vi è un fiume (The story of Edgar Cayce - There is a river).
Scrittore Thomas Sugrue.
Genere: saggistica, biografia.
Editore: Anima Edizioni.
Anno: 1970.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.


Un altro libro di saggistica su Libri e Romanzi, a metà tra la biografia e il romanzo: La storia di Edgar Cayce - Vi è un fiume, di Thomas Sugrue.

L’autore difatti da un lato ha messo nero su bianco tutte le testimonianze raccolte tra i documenti e tra coloro che conoscevano Edgar Cayce, e dall’altro ha dato al tutto un’impronta da romanzo, visto che il tutto è narrato sotto forma di storia, con tanto di dialoghi.

Per chi non sapesse chi è Edgar Cayce, è presto detto: egli è stato uno dei più grandi medium-sensitivi di tutti i tempi, e ha lasciato dietro di sé non solo un vaso numero di testimonianze di parenti, amici e semplici conoscenti sul suo talento, ma anche un’enorme mole di materiale scritto, raccolto nel corso degli anni tramite stenografie in presa diretta di quanto da lui detto durante i suoi stati di trance.

Cayce, infatti, era chiamato il “profeta dormiente” proprio perché le sue “letture”, come lui le chiamava, emergevano durante una sorta di trance profonda, tanto che non ricordava quanto detto in tali momenti.

Peraltro, durante le sue trance, egli, persona dall’educazione molto semplice, dava prova di grande conoscenza in svariati campi, medico soprattutto, fatto che ha lasciato a bocca aperta molti dottori del tempo, e che ha lasciato colme di gratitudine le migliaia e migliaia di persone che ha aiutato nel corso di decenni.

La cosa interessante è che tutto è stato documentato ed è ancora disponibile per chi volesse fare ricerche su Edgar Cayce e sul suo operato.

Cayce, tra le altre cose, era un devoto cristiano, e teneva anche dei corsi sulla Bibbia, seguitissimi da persone di svariate religioni.

Ora un commento sul libro, il quale è interessante per definizione visto che racconta la vita di un personaggio interessante (che tra le altre cose ha anche fatto “letture” sull’esistenza umana, sulla reincarnazione, su Atlantide, etc), ma che a tratti è un po’ noioso da portare avanti, anche perché lungo.

Alcuni suoi pezzi, inoltre, benché lodevoli dal punto di vista della completezza e della fedeltà (mi riferisco per esempio alle letture mediche riportare nella parte finale del testo) risultano proprio pesanti.

Tirando le somme, La storia di Edgar Cayce di Thomas Sugrue è una testimonianza bella e importante sulla vita di uno dei medium-guaritori più importanti e famosi di sempre, ma è un libro che dubito rileggerò.

Fosco Del Nero


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Titolo: Madame Bovary (Madame Bovary).
Scrittore: Gustave Flaubert.
Genere: realismo, naturalismo, drammatico, sentimentale.
Editore: Mondadori.
Anno: 1856.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.


Tra i classici che si leggono al liceo c’è quasi invariabilmente Madame Bovary, il primo è più famoso romanzo di Gustave Flaubert (di cui ho già recensito Novembre), scritto nel 1856 al culmine del periodo illuminista-scientista-razionalista.

La corrente letteraria in cui esso si iscrive è quella del realismo, improntata al realismo più smaccato e contrapposta invece agli ideali romantici, a lungo dileggiati nel corso del testo.

Madame Bovary, pur avendo come personaggio centrale Emma Bovary, è in realtà un ritratto dello stesso Flaubert, nonché del periodo in cui esso è iscritto, fatto di razionalismo e scientismo, con al contrario una poco velata critica alla borghesia, alla religione, all’emotività in generale.

Ecco la trama per chi non la conoscesse: Emma è una giovane donna la quale, alla ricerca del benessere materiale e della felicità, sposa Charles Bovary, un ufficiale sanitario di mediocre talento ma sufficientemente agiato.

Il suo desiderio di vivere una vita brillante e il suo odio per la noia e per il viver comune la porterà tuttavia a gestire in modo disinvolto le proprie relazioni e le proprie finanze, che il marito, il quale l’adora, le lascia gestire.

Il risultato è drammatico su tutta la linea, sorta di prova letteraria dei prodromi alla base del romanzo (razionalità su romanticismo, istinto contro viver quieto).

Madame Bovary peraltro è stato ispirato a Flaubert dagli eventi reali accaduto a tale Delphine Delamare, donna di provincia di cui i giornali dell’epoca parlarono qualche anno prima della pubblicazione del libro.

Da tale fatto reale lo scrittore ha tatto un romanzo ormai storico, famoso per la sua cinicità e che già all’epoca gli valse il processo per oltraggio alla morale.

La novità narrativa di Gustave Flaubert, precursore del naturalismo, è stata quella di raccontare, oltre alle vicende, anche i pensieri, i sentimenti e i desideri di Emma Bovary.
Come spesso capita nel caso dei classici (penso per esempio ai nostri D’Annunzio, Verga, Pirandello, Manzoni, etc), il gusto individuale per questo o quell’autore, questa o quella corrente letteraria fa la differenza nel definire gradevole o meno un’opera.
A me Madame Bovary è sempre piaciuto, nonostante non sia certamente una lettura troppo allegra.

Fosco Del Nero


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