Il cammino del mago

Titolo: Il principe Caspian - Le cronache di Narnia 4 (Prince Caspian).
Scrittore: Clive Staples Lewis.
Genere: fantasy, avventura.
Editore: Mondadori.
Anno: 1951.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.


Il principe Caspian è il quarto romanzo de Le cronache di Narnia, dopo Il nipote del magoIl leone, la strega e l’armadio, e Il cavallo e il ragazzo. Anche se, a dire il vero, è stato il secondo in ordine cronologico di scrittura, dopo il solo Il leone, la strega e l’armadio. Gli altri due, difatti, hanno datazioni differenti, ma ne viene consigliata prima la lettura per questioni di struttura interna della saga.

Ad ogni modo, veniamo a noi: Il principe Caspian conferma tutto quanto già evidenziato in relazione a Le cronache di Narnia di Clive Staples Lewis: si tratta di letteratura per l’infanzia, ossia piuttosto semplice, a cui sono stati abbinati dei simboli piuttosto chiari, di modo che il fantasy si unisce a taluni elementi della tradizione giudaico-cristiana: l’albero della conoscenza del bene e del male, il sacrificio, la resurrezione e via discorrendo.

Il principe Caspian, in verità, è forse il meno “dotato” da questo punto di vista, limitandosi a un solo elemento: quello per cui, nonostante la malvagità dell’essere umano possa a tratti prevalere e combinare disastri (la Strega bianca, l’usurpatore Miraz), alla fine la Divinità e il bene trionfano e ripristinano l’equilibrio.
Anche la questione della magia che si affievolisce e si rinforza secondo cicli potrebbe essere rapportato alla coscienza collettiva, al livello medio di spiritualità e alle varie ere energetiche (non a caso si parla di Età dell’Oro).

Ecco la trama sommaria de Il principe Caspian: siamo circa un anno dopo gli eventi del primo romanzo, Il leone, la strega e l'armadio. Nel computo temporale terrestre non è passato dunque molto tempo, ma a Narnia son trascorsi interi secoli, addirittura tredici. Nel mentre, la magia è quasi del tutto sparita, gli animali coscienti e parlanti sono stati da molto tempo sterminati quasi del tutto, il popolo dei Telmarini si è impossessato del potere e il ricordo dei quattro figli di Adamo e di Eva è ormai sbiadito, tanto che il pensiero generale è che sia i quattro ragazzi che Aslan fossero dei miti, mai esistiti realmente (un po' come per Gesù a distanza di tempo, volendo effettuare un altro paragone cristiano).

Un dì, mentre stanno per prendere un treno, Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono richiamati a Narnia: salvano un nano di nome Briscola, il quale illustra loro la situazione generale: il piano è quello di deporre Miraz e ripristinare il legittimo erede al trono, Caspian.

Il principe Caspian è piuttosto lineare: gradevole, ma non imperdibile, come i suoi tre predecessori.
Diciamo che Le cronache di Narnia sono impreziosite dal loro valore simbolico ed educativo, poiché altrimenti, rimanendo sul fattore meramente narrativo, sarebbero di minor significato.

Il prossimo della lista è Il viaggio del veliero, il quinto sui sette romanzi totali.

Fosco Del Nero


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Titolo: Il cavallo e il ragazzo - Le cronache di Narnia 3 (The horse and his boy).
Scrittore: Clive Staples Lewis.
Genere: fantasy, avventura.
Editore: Mondadori.
Anno: 1954.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


Il cavallo e il ragazzo è il terzo romanzo de Le cronache di Narnia, almeno secondo l’ordine di lettura stabilito dallo stesso Clive Staples Lewis; come noto, l’ordine cronologico di scrittura è stato ben diverso.

Rispetto ai primi due libri, ossia Il nipote del mago e Il leone, la strega e l’armadio, si assiste qui a un discreto cambio di ritmo: in effetti, dei tre testi Il cavallo e il ragazzo è quello che ha più le sembianze di romanzo, mentre gli altri due parevano più che altro delle lunghe fiabe: piuttosto lineari, piene di simboli, dallo scopo più educativo che narrativo.

Peraltro, leggo online che Il cavallo e il ragazzo è l’unico libro dei romanzi del Ciclo di Narnia in cui non compaiono i protagonisti centrali della saga, ossia i fratelli Peter, Susan, Edmund e Lucy. Così, esso è stato forse pensato da Lewis come divertissement, come “storia parallela” alla storia centrale di Narnia, che essenzialmente è un simbolo della lotta tra la luce e il male.

Vediamo la trama sommaria de Il cavallo e il ragazzo: il personaggio principale è Shasta, un ragazzino che vive nel regno di Calormen, il quale sta assai più a meridione rispetto a Narnia: tra i due vi sono delle montagne, un altro regno e un grande deserto. Shasta è stato allevato da un uomo che non era il suo padre naturale e che lo aveva trovato in un’imbarcazione arenata su una spiaggia: la sua pelle infatti è molto più chiara delle genti del sud, e ricorda quella dei popoli di Narnia o di Archen, il regno confinante. 
Un giorno un aristocratico propone al padre adottivo di acquistare il ragazzo, ma il cavallo del visitatore, Bri, un cavallo parlante originario di Narnia, rivela a Shasta che l’uomo è molto malvagio, tanto che gli propone di fuggire insieme. I due, già in cammino, si imbattono in altri due fuggitivi: la ragazza Aravis e la sua cavalla parlante Uinni. I quattro si accordano per portare avanti i loro tentativi di fuga.
Ma presto Shasta viene scambiato per il Principe Corin e portato via, per cui i piani di fuga dei quattro si complicano alquanto.

Il cavallo e il ragazzo è forse più povero, a livello di simboli, rispetto ai precedenti due libri, ma qualcosa c’è: intanto, il giovane trovato in riva al mare che poi si rivela essere persona di lignaggio dall’importante avvenire ricorda parecchio la figura di Mosè. Ancora, l’abbinamento tra gli esseri umani e i loro animali parlanti, col forte legame che si instaura tra di loro, a tratti ricorda l’unione tra il corpo fisico e l’anima… poi esplorata da un successivo romanzo fantasy, La bussola d'oro. Infine, vi è l’attraversamento di un deserto, fatto che riporta alla mente sia l’evento biblico sia il concetto esoterico di prova iniziatica. Se vogliamo dirla tutta, alla fine della storia c’è anche la trasformazione punitiva di un uomo arrogante in un animale, fatto che ricorda molto da vicino la metempsicosi e il declassamento dell’uomo a livello di apprendimento animico.

Insomma, qualche simbolo c’è anche ne Il cavallo e il ragazzo, pur se in modo meno eclatante rispetto ai primi due libri de Le cronache di Narnia.
Il successivo appuntamento è con Il principe Caspian.

Fosco Del Nero


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