Il cammino del mago

Titolo: Ventimila leghe sotto i mari (Vingt mille lieues sous les mers).
Scrittore: Jules Verne.
Genere: avventura, fantastico.
Editore: RBA.
Anno: 1870.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.


Nonostante la sua ovvia fama, del romanzo e dell’autore, non avevo mai letto finora Ventimila leghe sotto i mari… e forse, da ragazzino, non avevo mai letto niente di Jules Verne. Cosa invero curiosa, data la mia forte predilezione, fin da piccolo, per la narrativa di genere fantastico.

Ho, così, approfittato da grande per colmare questa lacuna, leggendomi, nell’ordine, Il giro del mondo in ottanta giorni, Viaggio al centro della Terra, Cinque settimane in pallone e, per l’appunto, Ventimila leghe sotto i mari.

Il quale, curiosamente, nonostante del suddetto lotto sia il libro più acclamato, quello che ha dato grande notorietà allo scrittore francese, è quello che mi è piaciuto di meno, e nettamente.

Forse perché in esso si elevano a potenza i difetti di Verne come narratore: il tendere a spiegazioni ed elenchi tanto minuziosi quando prolissi; la freddezza con cui, in pieno stile antropocentrico e positivista, viene vista e trattata la natura, animali compresi, considerati come meri strumenti in mano alla razza più potente, ossia l’uomo (ammesso che lo sia, ma questo è un altro discorso); una certa ripetitività dei personaggi, col protagonista studioso sempre ben servito da un impavido e fedele aiutante; la grande lunghezza del testo, lungo 500 pagine e senza che in esso vi fosse una qualche trama oltre al girovagare del Capitano Nemo con il suo formidabile sottomarino.

Ma andiamo per l’appunto alla descrizione sommaria della trama di Ventimila leghe sotto i mari: il Professor Pierre Aronnax s’imbarca insieme al suo assistente tuttofare Conseil su una nave il cui scopo è quello di trovare e abbattere un misterioso mostro sottomarino che a quanto pare sarebbe il responsabile di molti affondamenti. Tra le “armi” a disposizione della suddetta nave, il fiociniere Ned Land
I tre, Aronnax, Conseil e Land, finiranno a bordo, come prigionieri, del Nautilus, un eccezionale sottomarino progettato dall’altrettanto eccezionale Capitano Nemo, e governato da un numero imprecisato di uomini. I tre avranno fin da subito l’intenzione di scappare, ma nel mentre potranno assistere a incredibili scenari subacquei, Atlantide compresa.

Onestamente, Ventimila leghe sotto i mari è piuttosto stucchevole: freddo, cerebrale, avventuroso ma in modo del tutto fittizio, piuttosto stereotipato nei personaggi e privo di scopo… se non quello di elencare milioni di territori, mari, specie acquatiche e via discorrendo, nemmeno fosse un atlante geografico. 
Interessante solamente a tratti, propone bellissime illustrazioni (quelle del testo originale della Collezione Hetzel).

Stanti così le cose, la mia classifica è: Il giro del mondo in ottanta giorni, Viaggio al centro della Terra, Cinque settimane in palloneVentimila leghe sotto i mari… esattamente nell’ordine di lettura. Il che vuol dire o che sono molto intuitivo, compreso il non aver mai considerato Verne quand’ero piccolo, oppure che, a furia di leggerlo, mi ha stufato e mi è piaciuto sempre meno.

Fosco Del Nero


Per rimanere aggiornato con le recensioni di Libri e Romanzi, iscriviti al feed!

Titolo: Fiabe - Volume secondo (Kinder – Und hausmarchen).
Scrittore: Jacob e Wilhelm Grimm.
Genere: fiabe.
Editore: Fabbri Editori.
Anno: 1815.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.


Dopo essermi letto Fiabe - Volume primo, primo libro di una mini opera in due tomi pubblicata da Fabbri Editori, ho proceduto a leggermi il secondo, del medesimo formato e dalle caratteristiche simili.

È simile infatti il colore, ma anche il numero di pagine della pubblicazione, circa 500, le quali contengono circa un centinaio tra fiabe e storie varie, laddove il primo volume ne ospitava un poco meno, ossia una novantina.

Questo Fiabe - Volume secondo tuttavia non ospita solo le fiabe della pubblicazione finale dei Fratelli Grimm, ma anche alcune leggende per i bambini, essenzialmente storie a scopo religioso-intimidatorio, e le fiabe espunte dalle prime pubblicazioni dei Grimm, e poi sostituite da altre, a volte completamente diverse e a volte diverse versioni della medesima storia.

Nonostante tale somiglianza di struttura, devo con tutta onestà che avrei potuto tranquillamente risparmiarmi la lettura di questo secondo volumetto, giacché le fiabe più famose, e le più belle e significative, erano tutte comprese nel primo volume, mentre questo rappresenta più che altro un “varie ed eventuali”, comprese quelle espunte, che probabilmente non son state eliminate per mero caso.

In questo secondo testo abbiamo più fiabe, ma mediamente meno lunghe, e assolutamente meno significative quanto a bellezza e contenuti, laddove è notorio che alcune fiabe famose, diventate famose non per coincidenza, hanno significati simbolici di una certa importanza, benché non noti al largo pubblico (si pensi a Cappuccetto Rosso, a Biancaneve o a La bella addormentata nel bosco, tutte contenute nel primo volume).

In ambo i libri peraltro ci son solo le fiabe, nonché qualche notizia biografica su Jacob e Wilhelm Grimm, ma nessun commento alle fiabe in questione, per cui per quelli dovete cercare in altri lidi.

Fosco Del Nero


Per rimanere aggiornato con le recensioni di Libri e Romanzi, iscriviti al feed!

Argomenti