Il cammino del mago

Titolo: I viaggiatori dello spazio - Dimensione avventura 3 (Starship traveller).
Scrittore: Steve Jackson.
Genere: librogame, fantascienza.
Editore: E.L.
Anno: 1983.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: nel mercato dell’usato.


I viaggiatori dello spazio di Steve Jackson è il terzo librogame della serie Dimensione avventura, e segue La rocca del male (dello stesso Steve Jackson) e La foresta maledetta (di Ian Livingstone).

Se la collana è la medesima, la quale come noto tra gli appassionati è una collana di tipo generalista, con un regolamento di fondo condiviso ma ambientazioni e storie a sé stanti, senza che vi sia dunque una saga intera come ad esempio in Lupo solitario, in Sortilegio o in Oberon, i generi sono diversissimi tra loro: si è partiti con l’horror de La rocca del male, si è proseguito con il fantasy avventuroso de La foresta maledetta e ora si approda alla fantascienza con I viaggiatori dello spazio.

Una fantascienza largamente ispirata al modello di Star trek, occorre dire, con tanto di nave spaziale che scende sui vari pianeti, il comandante che di volta in volta per le varie discese si porta appresso lo scienziato, il medico o delle guardie e ovviamente svariati scenari, tanto di tipo naturale quanto di tipo culturale e tecnologico, con l’equipaggio della nave ansioso di ritornare nel proprio universo dopo che il malaugurato ingresso in un buco nero lo aveva trasportato in un altro universo…
… nel quale per l’appunto occorre indagare al fine di trovare informazioni utili al “ritorno a casa”.

In tutto ciò, I viaggiatori dello spazio propone un regolamento sì semplice, ma un poco diverso rispetto ai volumi che lo avevano preceduto, pur lasciando sempre ampio spazio alla scelta del lettore.

Da questo punto di vista va tutto bene, e anche la varietà di situazioni proposte è sufficiente.
Devo però sottolineare come il libro risulti poco brillante proprio in ciò che solitamente è il punto di forza di Steve Jackson, Sortilegio in primis, ossia l’ambientazione del narrato.
Forse il buon Jackson si trova più a suo agio con il genere fantasy che con quello fantascientifico, col tutto che risulta un po’ piatto e freddo.

Anche le illustrazioni, altro punto di forza di altre produzioni di Steve Jackson (la serie Sortilegio ma lo stesso La rocca del male), risultano qui un po’ insipide, tanto che il risultato finale de I viaggiatori dello spazio è un librogame che non arriva nemmeno alla sufficienza, o che al massimo la strapperebbe davvero risicata.
Al prossimo librogame di Dimensione avventura, che sia di Jackson, di Livingstone o di qualcun altro.

Fosco Del Nero


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Titolo: Tenebre - Le cronache di Corus 1 (Scepters).
Scrittore: L.E. Modesitt Jr.
Genere: fantasy.
Editore: Armenia.
Anno: 2004.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui


Dopo la parentesi con Il golem di Gustav Meyrink, sono tornato alla trilogia de Le cronache di Corus, di cui mi mancava l’ultimo libro.
Così, dopo Il talento di Alucius e Tenebre, ecco recensito anche Scettri.

I due romanzi precedenti si erano guadagnati delle discrete valutazioni… per fortuna, giacché avevo comprato in blocco tutta la trilogia di L. E. Modesitt Jr., spinto da alcuni pareri entusiastici trovati online.
La mia valutazione non è stata entusiastica, ma sufficientemente buona da completare la lettura della trilogia, da suggerirla a mia volta.

Cominciamo con la trama sommaria di Scettri: Alucius, il talentoso pastore del Nord è nuovamente chiamato all’azione, dapprima a sopprimere una rivolta nelle terre orientali, capeggiata da un misterioso profeta, poi a difendere Lanachrona a sud-ovest da un nuovo assalto della Matride, e infine a sbrogliare tutta la matassa degli Ifrit, i misteriosi abitanti di un altro mondo, ch’erano in verità già stati su Corus in passato, per via di alcuni collegamenti su cui Alucius dovrà indagare.
Nel mentre, la moglie Wendra aspetta un figlio, senza contare anche  i problemi che affliggono le Guardie del Nord, mal gestite dal Colonnello Weslyn.

Scettri ha una trama molto ricca, nella quale si sciolgono tutti i nodi intrecciati nel precedenti due volumi, nonché nell’abbrivio di questo; non a caso, il libro è nettamente più lungo dei suoi predecessori, con le sue 700 pagine: in verità, si tratta di un romanzo alquanto ponderoso, che per fortuna si legge bene sia perché è scritto bene, sia perché è interessante nel suo incedere.

In ciò, anzi, ho avuto sensazioni migliori rispetto al libro precedente, Tenebre, con cui invero avevo un po’ faticato, pur senza trovarlo sgradevole. 
Ma forse era solo il periodo ed è stata una cosa soggettiva; magari in futuro avrò l’occasione di rileggermi la trilogia de Le cronache di Corus. In ogni caso, L. E. Modesitt Jr. è promosso, come autore, con buoni voti.

Fosco Del Nero


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