Il cammino del mago

Titolo: Appuntamento con la M.O.R.T.E. - Dimensione avventura 4 (Appointment with F.E.A.R.).
Scrittore: Steve Jackson.
Genere: librogame, supereroi.
Editore: E.L.
Anno: 1985.
Voto: 8.
Dove lo trovi: nel mercato dell’usato.


Ritemevo già Steve Jackson il miglior autore di librogame per via di quel capolavoro che è la collana di Sortilegio, e ancora non conoscevo altri suoi librogame di spessore: da piccolo avevo giocato La rocca del male ma quel garbuglio sulla traduzione italiana me lo aveva sempre fatto guardare di sguincio, mentre non avevo mai giocato Appuntamento con la M.O.R.T.E., libro discretamente raro e anche costoso nel mercato dell’usato, il quale per l’appunto mi ha confermato il buon Jackson al primo posto assoluto.

Appuntamento con la M.O.R.T.E. è il quarto libro della serie Dimensione avventura, da lui ideata insieme a Ian Livingstone: il primo libro era per l’appunto La rocca del male, il secondo La foresta maledetta (di Livingstone, suppongo) e il terzo il I viaggiatori dello spazio (di Steve Jackson, ma meno riuscito di quello recensito ora).

Dopo I viaggiatori dello spazio, librogame appena decente, mi ero già accostato all’idea che Jackson rendesse bene solo nell’ambito del fantasy, quando mi ritrovo davanti ad Appuntamento con la M.O.R.T.E., che a dirla tutta per qualità tiene testa a Sortilegio e ai suoi quattro titoli, per quanto con stile e ambientazione completamente diversi.

Si passa dall’avventura fantasy al genere metropolitano dei supereroi, col protagonista della storia che è tale Falco d’Argento, supereroe in incognito di Titan City, alle prese con tanti lestofanti di seconda e terza fascia, ma anche con supercriminali (quelli dell’associazione M.O.R.T.E., che in realtà in lingua originale era F.E.A.R., ossia “paura”) i quali stanno progettando nientemeno che una sorta di colpo di stato globale (un tema abbastanza attuale, peraltro).

Ecco così che il protagonista dovrà districarsi tra la sua vita normale come Jean Lafayette, la sua vita da supereroe come Falco d’Argento, che impedisce rapine e furti, e la missione principale di sventare il suddetto colpo di stato.

Lo schema di gioco è molto semplice, e la linea direzionale degli eventi è univoca, ma con tante possibili diramazioni al suo interno, tanto che trovare “la retta via”, come da tradizione dei librogame di Steve Jackson, non sarà facile (a volte è persino impossibile, come nel caso de La rocca del male!).
Il che non è un problema, poiché il libro si fa leggere bene ed è molto rigiocabile.

Insomma, Appuntamento con la M.O.R.T.E. entra di diritto nel novero dei migliori librogame che ho mai letto.

Fosco Del Nero


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Titolo: Il volto verde (Das grune gesicth).
Scrittore: Gustav Meyrink.
Genere: fantastico, grottesco, esoterico.
Editore: Adelphi.
Anno: 1917.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.


Di recente ho letto e recensito un romanzo di Gustav Meyrink: Il golem.
Dal momento che il primo esperimento è andato a buon fine, persino ottimo, propongo un altro suo libro: Il volto verde.

Ecco in grande sintesi la trama di quest’altro libro dello scrittore austriaco, altrettanto famoso quanto il primo recensito: siamo in Olanda, ad Amsterdam e, manco a dirlo, siamo al centro di eventi strani e bizzarri. Rituali vudu, aggressioni e assassinii, personaggi curiosi, oscillanti tra magia e conoscenze esoteriche. Il protagonista della storia è Fortunat Hauberrisser, un austriaco che ancora conosce poco la città olandese e che gira per negozi sconosciuti, ma che ha già qualche amico, come il Barone Pfeill. Nel giro di breve tempo, l’uomo s’avventurerà in una bottega contenente strani prodotti, la “Bottega delle meraviglie di Chidher Grün”, e in cui entrano altrettanto strani personaggi, come lo zulu Usibepi o il professor Arpád, uno slavo.
Di mezzo ci sarà anche una donna, Eva, di cui l’uomo si innamorerà perdutamente.

Tutto ciò, tuttavia, è solo la cornice; esattamente come ne Il golem, per quanto in modi assai diversi in quanto ad ambientazione, eventi e personaggi, il punto focale di quest'altro romanzo di Meyrink è il percorso interiore del protagonista, iniziazione dopo iniziazione. Obiettivo finale: addirittura l’immortalità. 
Quanto alla vita e alla sessualità terrena, quella non gli è nemmeno consentito consumarla; lo attende qualcosa di più: diventare un uomo dei due mondi, quello terreno e quello spirituale al contempo.

Un programma non da poco, che il lettore impreparato non potrà che mancare, per carenza di conoscenze di base o di concentrazione; di fatto, Il volto verde non è un libro per tutti…
… e ciò suppongo che valga per tutti i romanzi di Meyrink, i quali peraltro sono relativamente pochi.

In mezzo a tale ambizioso programma, tuttavia non scevro da picchi letterari e colpi di scena, numerosissime citazioni esoterico-spirituali, che a tratti arrivano persino a valanga, col rischio di lasciare annoiato il lettore non interessato a tali temi, abbacinato il lettore novizio e piacevolmente colpito il lettore più smaliziato e abituato alle discipline evolutivo-esoterico-spirituali.

Promossi Il golem e Il volto verde, nel blog, prima o poi, comparirà qualche altro libro di Gustav Meyrink; forse Il domenicano bianco o La notte di Valpurga

Fosco Del Nero


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