Scrittore: Jonathan Stroud.
Genere: fantasy, commedia.
Editore: Tea.
Anno: 2004.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.
Dopo aver letto il primo romanzo del Ciclo di Bartimeus di Jonathan Stroud, ossia L’amuleto di Samarcanda, sono passato dritto dritto al secondo: L’occhio del golem.
Una prima differenza salta all’occhio subito: il secondo romanzo è nettamente più lungo del suo predecessore, cosa che certamente verrà considerata positiva da chi viene dal brillante primo romanzo, e si attende un ugual dose di divertimento e umorismo nel suo seguito.
Purtroppo, però, la lunghezza del romanzo non è l’unico cambiamento.
Intanto, ero scontato che Jonathan Stroud avrebbe dovuto cambiare qualcosa di consistente nella trama, visto che il co-protagonista Nathaniel-John Mandrake era nel frattempo cresciuto nonché assurto a compiti governativi dopo l’exploit dell’amuleto di Samarcanda… e dopo che aveva cambiato mentore e stile di vita.
La direzione scelta dall’autore è stata quella di un Nathaniel sempre più mago ambizioso e senza scrupoli, nonché quella di allargare la scena dal duo Nathaniel & Bartimeus a Kitty e alle vicende Resistenza, introducendo così nuovi personaggi, nuovi filoni e nuove energie.
Energie un po’ drammatiche, peraltro, che ne L’occhio del golem hanno fatto il paio con il minor spazio concesso al jinn Bartimeus, che poi era il vero protagonista de L’amuleto di Samarcanda, e che in questo libro non solo ha meno spazio, ma compare a libro inoltrato, dopo che già se n’è andata una discreta percentuale del libro.
Inoltre, in questo secondo romanzo vi è meno verve; più azione e meno brillantezza umoristica… e considerando che il punto forte del primo romanzo era proprio lo scintillio di Bartimeus, se ne deduce che il secondo ha perso qualcosa, pur rimanendo di piacevole lettura.
Diciamo che la sensazione è che Jonathan Stroud abbia voluto far fare a personaggi e romanzo un salto a livello di maturazione, ma che la cosa non è stata del tutto riuscita.
Nel complesso, comunque, il gradimento per L’occhio del golem è sufficiente per proseguire con il terzo romanzo della trilogia, La porta di Tolomeo…
… non fosse altro che per il fatto che l’avevo già comprato sulla fiducia!
Fosco Del Nero
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