Titolo: La valle dei re (The wanderer’s necklage - Part 3).
Scrittore: Henry Rider Haggard.
Genere: fantasy, fantastico.
Editore: Editrice Nord.
Anno: 1914.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.
Ed eccoci infine arrivati al terzo libro della saga di Olaf Spadarossa, composto da tre romanzi brevi: La collana del vagabondo, Bisanzio e, per l’appunto, La valle dei re.
Tutte e tre, peraltro, sono stati scritti da H.R. Haggard nel 1914, a ulteriore riprova della loro matrice comune.
Vi rimando peraltro alle recensioni dei suddetti libri per un parere approfondito su ciascuno di essi.
In tale sede, mi limito a riportare il fatto che tra i due ho apprezzato maggiormente Bisanzio, ossia il secondo, e a riportare in breve la trama.
Eccola: Olaf è un guerriero del nord, precisamente di origine danese, che per varie vicissitudini si è trovato costretto a fuggire dalla sua terra.
Motivi di tale fuga: magia e amore.
Magia: l’apparizione di un fantasma e il presagio di un sogno.
Amore: la sua anima gemella, trovata in modo misterioso e in un momento poco opportuno, cosa che difatti porterà ad Olaf molti problemi…
Come sottolineato nelle altre due recensioni (peraltro, di Henry Rider Haggard ho recensito anche lo spettacolare La donna eterna), il genere narrativo si pone a metà strada tra fantastico, sentimentale e avventuroso.
Difficile in tal senso definire Haggard uno scrittore fantasy, visto che nei suoi libri si trova appena qualche spunto surreale, spesso utilizzato come evento scatenante, anche se l’atmosfera generale è tipicamente quella da romanzo fantastico, seppur con forti connotazioni storiche: si passa difatti dal Nord Europa all’Impero Turco, fino all’Egitto, con tanto di Imperatori e Califfi.
I protagonisti sono i medesimi delle avventure precedenti: Olaf, Eliodora, Martina, Irene, Jodd, oltre che altri personaggi secondari, con la trama che porta a compimento quanto delineato nei primi due episodi, chiudendo di fatto il cerchio.
Dovendo stilare una personale classifica dei tre romanzi, metterei al primo posto senza dubbio Bisanzio, seguito poi dalla Valle dei re e da La collana del vagabondo, praticamente a pari merito.
Sta di fatto che quest’ultimo è invece il primo in ordine di lettura, fatto comunque irrilevante, contando che la lunghezza dei tre libri, più racconti lunghi che romanzi, è moderata, e che Haggard è scorrevole e si legge con piacere.
Insomma, il ciclo di Olaf Spadarossa di Henry Rider Haggard è un classico della narrativa, che mantiene sempre il suo fascino.
Buona lettura.
Fosco Del Nero
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