Titolo: A volte ritornano (Night shift).
Scrittore: Stephen King.
Genere: horror, racconti.
Editore: Rcs Libri.
Anno: 1976-1978.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.
Non sono un grande fan di Stephen King, tant’è che dello scrittore american ho letto appena un paio di libri.
Ad essere sincero, forse sono stato condizionato in negativo dalle conversioni cinematografiche dei suoi lavori, che spesso danno l’idea di opere di facile effetto, molto “popolari”.
Ad ogni modo, devo dire che la raccolta di racconti A volte ritornano, ormai storica prima raccolta di racconti di King, mi è piaciuta, avendo trovato tra i venti inseriti alcuni racconti decisamente ispirati ed efficaci.
E lo dico non solo non essendo un appassionato di Stephen King, ma essendo un sostenitore della forma narrativa lunga in luogo di quella breve (con buona pace dei precetti di Edgar Allan Poe, maestro indiscusso del genere grottesto-orrorifico, che per l'appunto prediligeva la forma narrativa breve).
Ciò che colpisce maggiormente della raccolta A volte ritornano non è tanto lo stile linguistico o l’impianto narrativo, quanto la sorprendente capacità, da parte dello scrittore, di descrivere le situazioni più svariate, ma tutte col denominatore comune di una strana tensione di fondo.
Del lotto, in particolare, segnalo Il baubau, I figli del grano, Jerusalem’s lot, Io sono la porta.
Da sottolineare inoltre come da alcuni racconti originari Stephen King abbia poi ricavato dei romanzi veri e propri, e come alcuni siano stati oggetto di conversioni televisive.
Insomma, al di là delle successive conversioni in romanzi o film, A volte ritornano è una raccolta di racconti abbastanza brevi, comunque non troppo lunghi (diciotto pagine di media, col picco di una quarantina) ma comunque ficcanti e incisivi, che si fanno rileggere volentieri e che in taluni casi lasciano un’impronta duratura nella memoria del lettore.
Un punto per Stephen King.
Fosco Del Nero
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