Titolo: Dark crystal (The dark crystal).
Autore: A.C.H. Smith.
Genere: fantasy.
Editore: Mondadori.
Anno: 1982.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.
Dark crystal è il romanzo tratto dall’omonimo film girato da Jim Henson, che per chi non lo sapesse è il creatore dei Muppets, autore che negli ultimi anni della sua vita si era dedicato al cinema, producendo due capolavori come Dark crystal e Labyrinth, che non ebbero un gran successo sul momento ma che poi sarebbero diventati entrambi dei film cult (e giustamente).
Ambo i film, peraltro, sono divenuti poi anche dei romanzi grazie alla penna di A.C.H. Smith, autore britannico.
Dei sei vecchi romanzi Urania acquistati in blocco, questo è stato l’ultimo che ho letto, dal momento che, conoscendo bene il film, mi aspettavo che difficilmente il libro sarebbe stato all’altezza, considerando soprattutto il fatto che il film è estremamente visivo e immaginifico.
Inoltre, quando di un romanzo conosco già la trama, ciò non mi incoraggia a leggerlo, forse per il timore di annoiarmi nella lettura.
Dark crystal, devo dire, ha scontato entrambi questi fattori, ma comunque in qualche modo il libro di A.C.H. Smith se l’è cavata, uscendone con una sufficienza piena.
Ma andiamo a vedere la trama del romanzo per coloro che non avessero mai visto il corrispettivo film e che dunque non sapessero di cosa si parla.
Jen è l’ultimo dei Ghelfling, giacché la malvagia razza degli Skeksis, possessori del cristallo scuro, li aveva sterminati per scongiurare la profezia secondo cui uno di loro avrebbe risanato il cristallo e il mondo intero, ponendo così termine alla supremazia degli Skeksis.
Il giovane ghelfling, cresciuto tra i saggi Urru (nel film chiamati Mistici), non sa niente di tutto ciò, ignorando tanto la storia del cristallo quanto quella della sua gente.
Ignorando anche il fatto di non essere l’ultimo rimasto: la giovane Kira, infatti, è scampata anch’essa al massacro, ed è cresciuta in un villaggio dei pacifici e allegri Podling.
L’incontro tra i due non sarà casuale, proprio alla vigilia della grande congiunzione dei tre soli sul cristallo scuro…
Chiaramente, siamo pienamente nel fantasy, condito peraltro di tinte spiritualeggianti, per motivi che non anticipo ad eventuali futuri lettori del romanzo o spettatori del film.
A.C.H. Smith riesce a ricreare abbastanza bene l’atmosfera del film, per quanto con qualche leggera e trascurabile diversità.
Sarebbe stato il caso, a mio avviso, di dare al romanzo una maggiore profondità: quella che, per motivi di lunghezza, un film non si può permettere.
Invece in 150 paginette, peraltro scritte abbastanza in grande e che si sarebbero risolte in 80-90 in un libro di maggiori dimensioni, tutto si compie, lasciando una leggera sensazione di spreco e di frettolosità.
Da aggiungere il fatto che il libro contiene anche numerosi fotogrammi del film, che aiutano a ricreare l’atmosfera della storia, la quale comunque, film o libro, non mancherà di rimanere impressa nella memoria, così come i suoi vari personaggi: i già citati Jen e Kira, ma anche Fizzgig, Aughra, i Podling, UrSu e tutti i vari Urru, nonché tutti i vari Skeksis (creature tante spietate verso le altre razze, quanto ciniche con i loro stessi simili).
Nel caso vogliate procedere, buona lettura.
Fosco Del Nero
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