Scrittore: George Martin.
Genere: fantasy, epico, drammatico.
Editore: Mondadori.
Anno: 2011.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.
Libri e Romanzi finora non si è perso un libro di George Martin, l’ormai celeberrimo autore dell’altrettanto celeberrima saga fantasy (nel mentre divenuta anche fortunata serie tv) Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
Via via, difatti, sono stati recensiti i vari Il trono di spade, Il grande inverno, Il regno dei lupi, La regina dei draghi, Tempesta di spade, I fiumi di guerra, Il portale delle tenebre, Il dominio della regina e L’ombra della profezia…
… ossia i nove libri in italiano corrispondenti ai primi quattro libri originali in inglese, visto che la Mondadori, per ricavarci più soldi, ha optato per la bieca scelta di suddividere ogni originale in due o tre libri in italiano.
Ad ogni modo, i fedeli lettori di George Martin, tra cui il sottoscritto, non si sono lasciati intimorire, e hanno comunque proceduto con la lettura.
In questo caso, preceduta da una rilettura degli ultimi due libri che avevo letto, giusto per riprendere il ritmo lettura.
Il dominio della regina e L’ombra della profezia hanno così fatto da apripista per le ultime uscite italiane, in primis I guerrieri del ghiaccio, libro che dunque “apre” il quinto romanzo effettivo di George Martin, costituendo la prima delle tre parti italiane.
La guerra per il trono di spade sembra ormai conclusa a favore della casata Lannister, anche se si è trattato di una vittoria ben amara, con tanto di morti eccellenti.
Tanto che i movimenti nel continente occidentale e oltre non sono certo finiti, tra le macchinazioni di corte ad Approdo del Re e dintorni, la battaglia alla Barriera di ghiaccio, le ambizioni della coraggiosa Daenerys Targaryen.
Come sempre negli ultimi volumi della saga, ogni libro (italiano) è dedicato ad alcuni protagonisti e punti di vista. In questo caso, abbiamo a che fare con Tyrion Lannister, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Bran Stark, Theon Greyjoy, Davos Seaworth.
Quindi, i personaggi che si stanno muovendo ai margini del continente occidentale, se non proprio fuori, mentre il volume precedente si rivolgeva invece ad Approdo del Re e dintorni (Cersei Lannister, Jaime Lannister, Sansa Stark, etc).
Valutazione come sempre alta per George Martin e le sue creature, mezzo punto più o mezzo punto meno, anche se vanno dette tre cose:
- l’artificiosa suddivisione della Mondadori rende difficilmente valutabile quello che a conti fatti è la metà o un terzo di un romanzo,
- a seconda che ti capiti il volume contenente i tuoi personaggi preferiti o quelli che ti piacciono meno il tuo gradimento cambierà notevolmente,
- se è vero che Le cronache del ghiaccio e del fuoco sono un bel leggere, è pur vero che ogni bella cosa deve terminare, ed è bene che termini all’apice, senza trascinarsi avanti per secoli come fanno alcune serie televisive… o anche alcune saghe letterarie.
In questo senso, a volte si ha un po’ la sensazione che, nonostante la bravura e l’arte dello scrittore americano non siano in discussione, a volte egli la tiri per le lunghe.
Con tutto che, tra romanzi da scrivere e suddivisioni italiote, mancheranno almeno altri 8-10 libri!
Ad ogni modo, mi sto dicendo questa cosa già da tre-quattro libri, e sono ancora qui a leggere George Martin e ad attendere trepidante il prossimo romanzo, e come me milioni di lettori… un motivo ci sarà…
Fosco Del Nero
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