Scrittore: Isaac Asimov.
Argomenti: fantascienza.
Editore: Mondadori.
Anno: 1972.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.
Isaac Asimov è uno dei miei scrittori preferiti sin da quando ero ragazzino, ed anzi posso con certezza dire che sono stato “direzionato” alla letteratura fantastica proprio da un suo romanzo, Neanche gli Dei, regalatomi dai miei genitori quando ero piccolo.
Con gli anni è poi seguito il Ciclo della Fondazione, qualche sua famosa raccolta di racconti (Le grandi storie della fantascienza – 1, Le grandi storie della fantascienza – 4), e qualche romanzo sparso (Abissi d’acciaio, Il sole nudo).
Insomma, pur non essendomi mai “fissato” con Asimov, cosa che non rientra tra le mie abitudini, visto che spazio molto generi e autori, quando mi capita qualcosa di suo lo leggo volentieri.
E da poco mi è capitata una raccolta di racconti intitolata Asimov story, che in pratica è anche una sorta di autobiografia dell’autore, sia letteraria ma anche di vita.
In essa Asimov torna alle sue origini di scrittore e propone tutti i suoi primi racconti, quelli che lo hanno lanciato nel mondo della fantascienza ben prima del Ciclo della Fondazione, nelle varie riviste di settore, come Astounding Stories, Amazing Stories, Astonishing Stories (a quanto pare non erano molto originali nel dare i nomi alle riviste…).
Ai racconti, l’autore russo naturalizzato statunitense accompagna il racconto della sua vita, tra studi, lavoro, guerra, matrimonio… e persino la contabilità di quanto gli hanno fatto guadagnare i vari racconti venduti (soprattutto a John Campbell e a Frederik Pohl, i suoi due principali editori e mentori), dando anche un’idea di come si è formato l’Asimov scrittore.
Anzi, a dirla tutta questa è proprio la parte più interessante del volume, molto lungo con le sue quasi 600 pagine, visto che i racconti lasciano spesso il tempo che trovano… cosa comprensibile d’altronde: erano i primi lavori di un Asimov appena maggiorenne, ed erano immaturi rispetto ai livelli letterari cui è assurto in seguito.
Tanto che, lo confesso, non ho letto l’intero volume, ma solo ventun racconti su ventisette, trascurando alcuni tra i primi: essendo disposti in ordine cronologico, si vede netta la crescita, pur rimanendo il volume ad un livello assai più basso della media asimoviana…
… anche perché i racconti più belli, per ammissione dello stesso Asimov, come quelli che hanno dato vita al Ciclo della Fondazione o al Ciclo dei robot, o il famoso Crepuscolo, non sono stati inclusi nel volume perché inclusi già in altre raccolte di racconti precedenti.
Insomma, in Asimov story sono stati inclusi gli scarti della produzione di Asimov, e va detto per chiarezza. E, una buona parte delle 450 pagine che ho letto mi ha annoiato, anche se devo dire che non manca qualche racconto di discreta ispirazione.
Di mio, comunque, vi consiglio di orientarvi su qualcos’altro del maestro russo-americano, e i consigli sono quelli già dati a inizio recensione.
Con gli anni è poi seguito il Ciclo della Fondazione, qualche sua famosa raccolta di racconti (Le grandi storie della fantascienza – 1, Le grandi storie della fantascienza – 4), e qualche romanzo sparso (Abissi d’acciaio, Il sole nudo).
Insomma, pur non essendomi mai “fissato” con Asimov, cosa che non rientra tra le mie abitudini, visto che spazio molto generi e autori, quando mi capita qualcosa di suo lo leggo volentieri.
E da poco mi è capitata una raccolta di racconti intitolata Asimov story, che in pratica è anche una sorta di autobiografia dell’autore, sia letteraria ma anche di vita.
In essa Asimov torna alle sue origini di scrittore e propone tutti i suoi primi racconti, quelli che lo hanno lanciato nel mondo della fantascienza ben prima del Ciclo della Fondazione, nelle varie riviste di settore, come Astounding Stories, Amazing Stories, Astonishing Stories (a quanto pare non erano molto originali nel dare i nomi alle riviste…).
Ai racconti, l’autore russo naturalizzato statunitense accompagna il racconto della sua vita, tra studi, lavoro, guerra, matrimonio… e persino la contabilità di quanto gli hanno fatto guadagnare i vari racconti venduti (soprattutto a John Campbell e a Frederik Pohl, i suoi due principali editori e mentori), dando anche un’idea di come si è formato l’Asimov scrittore.
Anzi, a dirla tutta questa è proprio la parte più interessante del volume, molto lungo con le sue quasi 600 pagine, visto che i racconti lasciano spesso il tempo che trovano… cosa comprensibile d’altronde: erano i primi lavori di un Asimov appena maggiorenne, ed erano immaturi rispetto ai livelli letterari cui è assurto in seguito.
Tanto che, lo confesso, non ho letto l’intero volume, ma solo ventun racconti su ventisette, trascurando alcuni tra i primi: essendo disposti in ordine cronologico, si vede netta la crescita, pur rimanendo il volume ad un livello assai più basso della media asimoviana…
… anche perché i racconti più belli, per ammissione dello stesso Asimov, come quelli che hanno dato vita al Ciclo della Fondazione o al Ciclo dei robot, o il famoso Crepuscolo, non sono stati inclusi nel volume perché inclusi già in altre raccolte di racconti precedenti.
Insomma, in Asimov story sono stati inclusi gli scarti della produzione di Asimov, e va detto per chiarezza. E, una buona parte delle 450 pagine che ho letto mi ha annoiato, anche se devo dire che non manca qualche racconto di discreta ispirazione.
Di mio, comunque, vi consiglio di orientarvi su qualcos’altro del maestro russo-americano, e i consigli sono quelli già dati a inizio recensione.
Fosco Del Nero
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