Il cammino del mago

Titolo: Bambini nel bosco.
Scrittore: Beatrice Masini.
Argomenti: fantastico, distopia.
Editore: Fanucci.
Anno: 2010.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.


Bambini nel bosco, di Beatrice Masini, è veramente un libro curioso, curiosa commistione tra generi e target di pubblico.

La prima cosa che va detta, probabilmente, è che i protagonisti sono dei bambini, che vanno dai 7 ai 13 anni, e che l’ambientazione è di genere fantastico, sospesa com’è tra il futuro, animali strani, una situazione sociale insolita, e così via… e tutto ciò farebbe prefigurare certamente una lettura per ragazzi, laddove per ragazzi si intende in questo caso bambini e adolescenti.

Tuttavia, la seconda cosa che va detta di Bambini nel bosco raddrizza certamente il tiro: la storia è ambientata in un futuro imprecisato, non troppo distante dal nostro, in cui, dopo una guerra nucleare che ha spazzato via la civiltà come la si conosceva, si è instaurata una società di tipo distopico (la distopia è quel genere letterario che fa capo a 1984 di Orwell, comprendente gli altrettanto famosi Fahrenheit 451, Il mondo nuovo, e che a distanza di anni e decenni ha avuto un seguito in tanti film, come Metropolis, La fuga di Logan, Brazil, Gattaca, Equilibrium, V per vendetta, ma anche i più recenti Hunger gamesOblivion, Maze runner - Il labirinto, Divergent, ognuno a suo modo. Il termine "distopia" deriva per contrasto dall’Utopia di Tommaso Moro, che viceversa descrive una società non totalitaria e dispotica, ma felice e idilliaca).
E, detta così, sembra decisamente di più un libro per grandi piuttosto che per piccoli.

In realtà, Bambini nel bosco sta a metà strada, e può esser letto da ambo le categorie anagrafiche, fermo restando che ognuno ci vedrà quello che è pronto a vedere.

Ma andiamo a tratteggiare per sommi capi la trama di Bambini nel bosco: nel futuro, la società è stata travolta da una guerra atomica, col risultato che molte persone sono morte, e che molte altre sono state talmente tanto contaminate dalle radiazioni da aver subito dei danni fisici, come le bolle sulla pelle, o psicologici, come una certa lentezza mentale o l’assenza di memoria… peraltro favorita anche dalle “medicine” che gli adulti che controllano la Base danno ai bambini per farli stare buoni e controllati.

Tuttavia, alcuni bambini particolarmente svegli hanno iniziato a non prendere le medicine di nascosto, sviluppando poi sentimenti e aspirazioni non previsti: leggi, la fuga dalla Base.
Ed è così che Hana e Tom, i capi del Grumo 13, portano tutti i bambini del loro gruppo in fuga nel bosco, dove cercheranno di cavarsela tra cibo, riparo, animali e imprevisti vari…

Bambini nel bosco è una bella fiaba, che si legge volentieri e che scivola via bene. I personaggi della storia, da Hana a Tom, da Glor a Dudu, da Cranach a Orla, e così via gli altri, sono ben rappresentati nella loro semplicità, e risultano dei veri compagni di viaggio.

Al viaggio, però, manca qualcosa: da un lato la storia è abbastanza breve (200 pagine piccole e scritte grandi, che avrebbero potuto essere 120 in una stampa più fitta), mentre dall’altro lato al tutto, forse per via della visione a distanza dei controllori Jones e Ruben, manca il sapore epico dell’avventura e della conquista…

… che infatti, finale alla mano, non c’è, e lo stesso finale, dal mio punto di vista, è un punto debole della storia, per non dire che mi ha proprio deluso.

Nel complesso, Bambini nel bosco di Beatrice Masini è un discreto romanzo, che offrirà un discreto intrattenimento, ma che risulta come monco, e che mi ha dato la sensazione di un’occasione sprecata.

Fosco Del Nero


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