Il cammino del mago

Titolo: Crossfire - L’ultimo pianeta (Crossfire).
Scrittore: Nancy Kress.
Genere: fantascienza.
Editore: Mondadori.
Anno: 2003.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.


Nancy Kress è un’autrice pluripremiata, vincitrice tanto del Premio Hugo quanto del Premio Nebula, e che si è resa famosa soprattutto per il Ciclo dei Mendicanti e per il Ciclo delle porte sull’infinito (o Ciclo delle porte spaziali).
Ecco perché mi ero approcciato a Crossfire - L’ultimo pianeta con buone speranze.

Tuttavia, ahimé, per buonissima parte esse sono andate deluse, e il romanzo, oltre che deluso, mi ha discretamente annoiato, senza mai riuscire a catturarmi.

Ecco la trama sommaria: un gruppo di uomini, colonizzatori umani in fuga da una Terra alla deriva, giunge sul pianeta Greentrees (che a dire il vero non ho capito perché fosse chiamato così essendo lì la vegetazione di colore viola), confidando di trovare un pianeta simile alla Terra nel quale sia possibile iniziare una nuova civiltà. Vien così fondata la città di Mira City... ma poco dopo sorgono i problemi, sotto forma di ben due specie aliene intelligenti: una è soprannominata le “Pellicce”, in quanto composta da mammiferi dal pelo lungo, e l’altra è detta i “Rampicanti”, perché, sorprendentemente, si tratta di una specie vegetale, e non animale.
Ulteriore problema: le due specie si stanno dando battaglia da secoli, ed è una battaglia senza esclusione di colpi, che mira all’annientamento dell’altra civiltà.
Si troveranno in mezzo a tale fuoco incrociato (il “crossfire” del titolo) i vari Jake, Gail, Lucy, Karim, Nan, etc, ossia i più rilevanti membri del gruppo umano giunto su quel pianeta, arrivatovi peraltro in gruppi di influenza: i neoquaccheri, i cheyenne, i cinesi, gli arabi, biologi e scienziati vari, il che fornisce alla storia un ulteriore elemento di conflittualità.

In effetti, il motore centrale di Crossfire - L’ultimo pianeta è proprio la gestione della diversità: tra umani in primo luogo e tra varie specie in secondo luogo, con le due cose che vanno inevitabilmente a mescersi.

Ora dico perché  Crossfire - L’ultimo pianeta non mi è piaciuto molto: non ha carisma, non è trascinante e non è intrigante; i personaggi sembrano più macchiette stilizzate (il religioso, il politicante, la ribelle, la scienziata, etc) che personaggi veri e propri; tutto accade spesso senza buone ragioni apparenti; a volte quanto accade non è ben chiaro.

Insomma, al romanzo di Nancy Kress, pur non potendogli negare una certa vivacità e la produzione di numerose idee, mancano i galloni del buon romanzo.
Magari in futuro proverò con il Ciclo dei Mendicanti… o forse no.
In ogni caso, Crossfire - L’ultimo pianeta si prende una bella insufficienza.

Fosco Del Nero


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