Scrittore: David Mitchell.
Genere: fantastico, drammatico.
Editore: Frassinelli.
Anno: 2015.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.
David Mitchell è un nome difficile da scordare dopo che si è letto (e prima ancora, visto al cinema) Cloud Atlas - L’atlante delle nuvole, un romanzo che più che un romanzo è una sinfonia.
Dunque, altri suoi libri, come questo I custodi di Slade House, non possono non essere accostati con aspettative di originalità e di profondità… che in questo caso sono state solo in parte soddisfatte, e vedremo perché.
Come prima cosa, gli estremi: I custodi di Slade House, edito da Frassinelli, è un libro di circa 230 pagine di stampa media, di genere difficilmente definibile: siamo chiaramente nel fantastico, e siamo in mezzo ad una storia di fantasmi, come peraltro anticipa il titolo stesso del libro, che in originale è semplicemente Slade House in omaggio all’antico modo di intitolare le storie di fantasmi o di case possedute.
Tuttavia, tutto quello che c’è nel mezzo è originale e inaspettato… proprio come ci si aspetterebbe da David Mitchell, scrittore certo non banale; uno di quegli scrittori, anzi, che ti sa sorridere pensando o sentendo quel luogo comune per cui tutto sarebbe stato già detto o scritto.
E invece no.
Ecco in sintesi la trama de I custodi di Slade House, libro che si suddivide in cinque parti, distanti ciascuna nove anni, e aventi ciascuna un diverso protagonista centrale… nonché due coprotagonisti, per dirla così, coloro che poi sarebbero i “custodi” di Slade House (ma custodi da che punto di vista? Il titolo italiano è un po’ campato per aria, occorre dire): Slade House è un’antica casa padronale, con palazzo e rigoglioso giardino, situata nel bel mezzo di Londra, che ha una caratteristica interessante, tra le altre: non dovrebbe esistere, giacché era stata colpita dai bombardamenti tedeschi nella seconda guerra mondiale e, una volta distrutta, sulle sue ceneri erano state costruite altre vie e altri palazzi.
Eppure, esiste, e ogni qualche tempo qualcuno la vede e vi si avventura dentro, trovandovi diversi personaggi, che però son tutti riconducibili a Jorah e Norah Grayer, due gemelli nati più di un secolo prima e ancor ben vivi… a differenza di coloro che si sono avventurati in Slade House.
I custodi di Slade House, pur avendo una trama che sarebbe tecnicamente da horror, non lo è nella sostanza, anche per via dello stile acuto e brillante di David Mitchell, che non dico che fa sembrare il tutto una commedia, ma poco ci manca.
Lo stile di Mitchell è peraltro il criterio con cui l’opera va valutata, o meglio, con cui la valuterà il singolo lettore: se lo stile è gradevole agli occhi di chi legge, risulterà gradevole tutta l’opera, che ne è letteralmente impregnata, e viceversa.
Persino l’originalità della storia si inchina a tale fattore, dal mio punto di vista.
Personalmente, io ho gradito l’uno e l’altro, anche se devo dire che Cloud Atlas - L’atlante delle nuvole sta su un livello superiore rispetto a questo I custodi di Slade House, libro comunque di buon valore e altra prova del talento letterario e immaginifico di David Mitchell.
Fosco Del Nero
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