Il cammino del mago

Titolo: All’ombra dell’imperatore - Monster blood tattoo 3 (Monster blood tattoo - Book 2 - Lamplighter).
Scrittore: D.M. Cornish.
Genere: fantasy, avventura.
Editore: De Agostini.
Anno: 2008.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


Ho appena scoperto che quello che pensavo essere il terzo e conclusivo romanzo della trilogia Monster blood tattoo di D.M. Cornish, ossia All’ombra dell’imperatore, in realtà era la seconda parte del secondo romanzo originario, in inglese, diviso in due come a volte fanno gli editori italiani per mere questioni di guadagno, ossia per vendere due libri anziché uno. Pratica piuttosto biasimevole invero.

Dunque, dopo l’esordio Io sono Rossamund, abbiamo Luci dell’Impero e All’ombra dell’imperatore, i quali sono in realtà lo stesso romanzo originario (e infatti la suddivisione tra i due mi era parsa piuttosto improvvisa e arbitraria)… e purtroppo il vero terzo romanzo della trilogia (c’era una trilogia, dunque), Factotum, non è stato tradotto in italiano, e non avendo avuto i libri di Cornish troppo successo qua da noi ed essendo passati già svariati anni, dubito che lo sarà in seguito. 

Peraltro, trattandosi di uno stile linguistico a dir poco originale, credo improbo per chi non abbia un livello inglese da madrelingua o quasi, l’italiano non madrelingua inglese rimane tagliato fuori.
Peccato, anche perché la vicenda si interrompe proprio nel momento di maggior vivacità del romanzo, che dà il la ad una nuova fase della vita del piccolo Rossamund: il primo romanzo è ambientato nel collegio per orfani (la Stimata Società Nautica di Madame Opera), il secondo nel Centro di addestramento per Lampionai di Winstermill (e in parte in una delle baite dei lampionai), e il terzo presumibilmente in giro per il mondo insieme al personaggio di Europe, cosa accennata per tutti i libri precedenti e verificatasi solo ora…

… proprio quando, paradossalmente, insorge il dubbio, credo più che fondato, che Rossamund sia in realtà un…

Ma non dico niente, se non che All’ombra dell’imperatore ci mostra Rossamund e l’amica Threnody alle prese prima con l’ultima fase dell’addestramento a Winstermill, e poi nel periglioso Wormway orientale, dove i mostri sono più numerosi e più forti, e i lampionai di meno e più deboli.

Dico la verità: dei tre libri di Cornish, All’ombra dell’imperatore è quello che mi ha coinvolto meno, anche se sospetto che la lunghezza nel finirlo sia figlia anche di impegni personali.
Tuttavia il libro, un po’ più corto dei due testi italiani che lo hanno preceduto (290 pagine circa contro le oltre 300 pagine degli altri due, che però arrivavano anche a 450 per via delle ricche appendici), si è infiammato in un finale esagerato, che metteva l’acquolina in bocca… salvo poi scoprire quanto detto in apertura di articolo.

Vabbè, magari qualcuno prima o poi lo tradurrà.
Per ora, vi dico che i libri di Cornish costituiscono una piccola saga di qualità, che rispondono alla grande all’obiezione di coloro che pensano che nel fantasy, come in qualsiasi altro genere, tutto sia stato già scritto e che non esistano lavori originali.
Stupidaggini: opere come questa saga di Cornish, o come quella di Jonathan Stroud (il brillantissimo Ciclo di Bartimeus), provano il contrario. Basta cercarsi i suddetti autori di valore e smettere di leggere quelli scarsi.

Fosco Del Nero


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