Titolo: Racconti agghiaccianti.
Scrittore: Gustav Meyrink.
Genere: orrore, grottesco, racconti.
Editore: Newton Compton.
Anno: 1907-1927.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.
Di Gustav Meyrink finora ho recensito Il golem e Il volto verde.
Inoltre l’autore era comparso in una raccolta di racconti di genere orrorifico intitolata Fantasmi tedeschi… in modo alquanto curioso, visto che Meyrink in realtà è nato a Vienna, anche se poi ha vissuto una certa porzione della sua vita in Germania.
Come suggerisce il titolo del libro oggetto della recensione odierna, Racconti agghiaccianti, anche in questo caso abbiamo a che fare con dei racconti e con il genere dell’orrore… tedesco o austriaco che sia.
Il formato è quello economico della Newton Compton divenuto col tempo famoso: 100 pagine, 1000 lire… bei tempi, anche se sovente le traduzioni o la qualità di stampa lasciava a desiderare.
Ad ogni modo, Racconti agghiaccianti comprende dieci racconti, i seguenti:
- La maschera di gesso,
- I cervelli,
- L’urna di S. Gingolph,
- Il segreto del Castello di Hathaway,
- Castroglobina,
- Il bramino,
- Il gabinetto delle figure di cera,
- L’anello di Saturno,
- Le piante orribili,
- Danza macabra.
Sarò sincero: mi sono procurato questo libro non tanto per il genere letterario del racconto breve, che non ho mai amato, né per il genere del terrore, ma per la fama di Meyrink di autore esoterico. In effetti, sia Il golem che Il volto verde sono pregni di concetti e simboli, come suppongo gli altri suoi romanzi.
Questi suoi racconti invece sono insipidi: un po’ di grottesco e un po’ di spaventevole, ma niente di notevole.
Forse egli riservava le sue conoscenze dell’occulto solo ai romanzi… confido almeno che sia così, poiché mi sono già procurato La notte di Valpurga e La casa dell’alchimista: due titoli che promettono bene in tal senso.
Fosco Del Nero
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