Scrittore: Steve Jackson.
Genere: librogame, fantasy, avventura.
Editore: E.L.
Anno: 1984.
Voto: 8.
Dove lo trovi: nel mercato dell’usato.
Se Le colline infernali, primo libro della serie di librogame Sortilegio, si era conquistato la valutazione di 7.5, e La città dei misteri, forse il librogame per eccellenza nei miei ricordi di adolescente, si era attestato a un eccellente 8.5, il terzo libro, I sette serpenti, si pone a metà strada e si prende un 8.0.
Facciamo un passo indietro: il nostro eroe, guerriero o mago che sia (ma la serie è stata chiaramente scritta per impersonare la figura del mago, ed in tal senso è assai più significativo… e d’altronde il nome della serie è “Sortilegio”, non “Spada a due mani”), dopo aver superato le Colline Shamutanti nel primo libro, e l’insidiosa città di Kharè nel secondo, tra mille insidie ma anche dopo numerosi eventi propizi, si trova a dover affrontare in questo terzo libro le Baklands, un ampio territorio di cui nemmeno si hanno mappe nel Regno di Analand (rinnovo i complimenti a Steve Jackson per la scelta del nome), e che porta, una volta superata prima il Pianoro di Baddu-Bak e poi la Foresta di Snatta, e saltato anche il Lago Ilklala, alla fortezza di Mampang, nella quale risiede l’Arcimago, a cui il nostro errore dovrà sottrarre la Corona dei Re, da egli a sua volta rubata tempo prima.
L’unico problema è che l’Arcimago è stato avvisato di tale missione, e ben sette serpenti gli sono stati inviati come messaggeri: il coraggioso eroe dovrà dunque eliminarli tutti, altrimenti il suo nemico verrà a conoscenza della sua missione.
Curiosamente, i libri di Sortilegio alternano gli scenari secondo numeri pari e dispari: il libro primo e il terzo sono ambientati nella natura, tra foreste e steppe, mentre il secondo e il quarto in contesti umani (umani si fa per dire), che siano città o castelli.
Di mio, tra i due ho preferito gli ambienti urbani… ma finora ho letto il solo La città dei misteri, mentre non ho mai giocato a La corona dei Re, che non avevo quando ero ragazzino…
… ma che conoscevo per essere un “volume triplo”, ossia il librogame edizioni E.L. più lungo tra tutti.
Per la prima volta in vita mia lo leggerò tra poco, da grande, e vediamo cosa ne verrà fuori.
Confido comunque che, tra la narrazione di Steve Jackson e le affascinanti illustrazioni di John Blanch, l’atmosfera di Sortilegio sarà mantenuta intatta.
Ultimo appunto: tanto La città dei misteri quanto I sette serpenti può essere condotto in tanti modi, e quindi rigiocato numerose volte. I sette serpenti, per esempio, può essere portato a compimento avendo eliminato uno, due, tre, quattro, cinque, sei o tutti e sette i serpenti messaggeri.
I quali sono, a proposito, il Serpente dell’Aria, il Serpente della Terra, il Serpente del’Acqua, il Serpente del Fuoco, il Serpente Solare, il Serpente Lunare, il Serpente del Tempo.
Viceversa, mi è parso meno rigiocabile il primo episodio della serie, ma magari è stata una mia impressione, comunque non corroborata da uno studio dei paragrafi e della struttura del libro.
Fosco Del Nero
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