Titolo: Scontro a Sethanon (A darkness at Sethanon).
Scrittore: Raymond E. Feist.
Genere: fantasy, fantastico.
Editore: Tea.
Anno: 1985.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.
Quest’oggi recensisco il terzo e ultimo libro della trilogia della saga di Riftwar, iniziato da Raymond Feist con il Il signore della magia e proseguita poi con il seguito L’incantesimo di Silverthorn.
Come avevo avuto modo di notare nella recensione del secondo romanzo, in esso rispetto al predecessore si è avuto un deciso cambio di registro, passando da un romanzo di formazione, aventi per protagonisti centrali gli adolescenti Pug e Thomas, giovani studenti del castello di Crydee, a un testo sempre fantasy, ma assai più drammatico e maturo, persino venato da spunti orrorifici, oltre che segnato da protagonisti differenti dai due citati.
Questo terzo libro, Scontro a Sethanon, si presenta ancora differente.
Intanto, si assiste a una parziale ripresa dei protagonisti iniziali, visto che Pug e Thomas, ormai grande mago il primo e potente guerriero il secondo, dopo essere rimasti dietro le quinte per praticamente tutto il secondo volume, tornano ad assumere un ruolo importante, benché non centrale come ne Il signore della magia.
Poi, Feist allarga la sua ambientazione, coinvolgendo, nello sciogliere i nodi dei precedenti romanzi, non solo più mondi, uniti sporadicamente dalle cosiddette fenditure (si ricordi la guerra tra Midkemia e gli Tsurani del primo volume), ma persino altre dimensioni e vecchie divinità, con lo scenario che arriva persino a contemplare la creazione dell’universo.
Ciò da un lato attribuisce a Scontro s Sethanon un respiro maggiore rispetto a quello del tipico fantasy “buoni contro cattivi”, ma dall’altro lato dà l’impressione di non essere riuscito del tutto, anche perché, alla fine della fiera, la storia termina in un modo assai prevedibile (magari smettete di leggere se avete intenzione di iniziare la lettura del libro a breve :), con la tipica guerra campale in cui i buoni sembrano in netta inferiorità, fino all’arrivo degli alleati nani ed elfi da destra e da manca.
Non voglio però calcare troppo la mano sui potenziali difetti, anche perché giudico Feist un signor scrittore, capace di creare personaggi interessanti e trame credibili, oltre che un’atmosfera generale che invoglia il lettore a continuare a vivere la storia.
Non a caso, è facile ricordarsi, anche a lunga distanza temporale, dei vari Arutha, Jimmy, Martin, Amos, etc, oltre che dei già citati Pug e Thomas.
Scontro a Sethanon di Raymond Feist è dunque un buon romanzo fantasy, che certamente leggerete se avrete letto l’ancora migliore Il signore della magia.
Fosco Del Nero
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