Il cammino del mago

Titolo: Harry Potter e i doni della morte (Harry Potter and the deathly hallows).
Scrittore: J. K. Rowling.
Genere: fantasy.
Editore: Salani.
Anno: 2007.
Voto: 8.
Dove lo trovi: qui.


Lo confesso: sono un fan della Rowling e del piccolo maghetto inglese.
E persino uno dei più accaniti: i film li ho ovviamente visti tutti, e i libri già li avevo divorati.

Ritengo inutile stare qui a dire che Harry Potter è il giovane mago con la cicatrice sulla fronte destinato a essere un nemico mortale di Voldemort (ops, non dovevo dirlo :p), che Ron è il suo amico più caro, Hermione la sua più affidabile collaboratrice e che lo scontro tra maghi buoni e Mangiamorte è ormai alle strette.

Non dirò nemmeno che finalmente con questo settimo e ultimo romanzo, Harry Potter e i doni della morte, si scoprirà se il professor Piton era o meno alleato di Silente. E tacerò su chi rimarrà vivo e su chi raggiungerà Sirius Black e Silente stesso tra i ritratti di famiglia. :p
Accidenti ma ormai ho già detto tutto. ;)

Diciamo allora che la capacità evocativa della Rowling è come sempre eccellente, come notevoli sono gli spunti inseriti nel testo e le analisi introspettive dei personaggi (in effetti, la netta impressione è che scrittrice, romanzi e lettori siano cresciuti assieme: dal primo volume agli ultimi c'è un abisso).

A tal riguardo, va fatto per il primo punto un cenno all'intricatissima trama, che finalmente si dipana e scioglie tutti i suoi nodi (e i lettori di Harry Potter sanno non essere pochi); per il secondo, una citazione alla riabilitazione di Tu-sai-chi (ok, sto confondendo le acque, ma era per non svelare in anticipo il tutto a chi dovesse ancora leggere il libro :), veramente commovente.

Secondo me, anzi, una delle due scene più belle dell'intera saga; l'altra è la dichiarazione di amore di Fleur Delacour a Bill, uno dei fratelli di Ron, a seguito della mutilazione di quest'ultimo a opera dei Mangiamorte.

Se la trama è stata intessuta in modo lodevole, il coinvolgimento del lettore le tiene il passo: Harry Potter e i doni della morte di J.K. Rowling è un irresistibile crescendo rossiniano.
Forse un'unica cosa è rimasta esplorata meno di quanto avrebbe meritato: il rapporto tra Harry e Ginny.

Da citare anche il fatto che alcuni fan non sono rimasti del tutto soddisfatti di questo ultimo capitolo, lamentando in particolare la mancata o parziale chiusura di molti spunti iniziati nei romanzi precedenti.

Ma il libro è comunque un libro importante.
Harry Potter: uno storia nata come favola della buonanotte e diventata un classico della letteratura (e fenomeno culturale ed economico).

Fosco Del Nero


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