Titolo: Noi marziani (Martian time-slip).
Scrittore: Philip K. Dick.
Genere: fantascienza.
Editore: Fanucci.
Anno: 1964.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.
Noi marziani del maestro Philip Kindred Dick è un romanzo discreto, ben scritto e coinvolgente (non si fa fatica a empatizzare con i protagonisti Manfred e Jack).
Tanto coinvolgente, a dirla tutta, da porgere uno sguardo allucinato sulla realtà schizoide di alcuni dei personaggi presentati.
In effetti, in taluni casi in tal senso è piuttosto forte, forse proprio per il realismo descrittivo.
A mio avviso, comunque, la storia pecca in due elementi: la lunghezza breve, non sostenente un'adeguata profondità narrativa, e una morale di fondo piuttosto banale e pacchiana, che in poche parole si può riassumere in due frasi.
1. È meglio non conoscere il futuro (così come è meglio non essere avidi).
2. Gli anormali non sono poi così anormali come sembrano (ma hanno una loro logica interna, per quanto molto lontana da quella delle persone comuni).
Il romanzo è dunque un buon prodotto, ma l'impressione è che Dick abbia fatto di meglio; non a caso, i suoi capolavori riconosciuti sono altri: si pensi a Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, il romanzo che ha ispirato il film Blade runner.
Personalmente, poi, a me è piaciuto anche La penultima verità.
Rimane il fatto che Noi marziani è un libro che merita la lettura, specialmente se siete appassionati di fantascienza o, ancora più nello specifico, dei fan sfegatati di Philip Dick.
Fosco Del Nero
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