Titolo: Le armi di Isher (The weapon shops of Isher).
Scrittore: Alfred Elton van Vogt.
Genere: fantascienza.
Editore: Editrice Nord.
Anno: 1951.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.
Chi conosce Alfred Elton van Vogt sa che i suoi romanzi non sono mai noiosi, e che anzi si caratterizzano per vivacità e coinvolgimento.
Le armi di Isher non fa eccezione, e anzi siamo probabilmente ai massimi livelli della narrativa dell'autore canadese, non a caso uno degli eroi della cosiddetta "età dell'oro" della fantascienza.
Le armi di Isher è nato da un precedente racconto, scritto dallo stesso van Vogt, che ha vinto il Premio Hugo per i racconti (per chi non lo sapesse, il Premio Hugo è il più importante conferimento nell'ambito della narrativa fantastica, avvicinato in importanza solo dal Premio Nebula) e che poi è stato ampliato fino alla stesura finale del 1951.
Ad esso ha peraltro fatto seguito un secondo romanzo, I fabbricanti d'armi (che poi riecheggia il titolo del racconto originario).
Ma veniamo a noi, e all'idea formidabile che sta dietro al romanzo: in un mondo del futuro alla casata Isher si contrappongono i negozi d'armi, che tuttavia i cittadini per bene dell'impero evitano come la peste, data la fama criminale che si portano appresso.
La vicenda prende piede nei sobborghi dell'impero, allorquando in un piccolo paese compare dalla sera alla mattina un negozio d'armi, la cui presenza modificherà la vita di alcune persone.
Una volta spalancata la porta del negozio (che peraltro si apre solo a certe persone, senza che essa possa essere forzata in alcun modo), pian piano una nuova prospettiva verrà in soccorso dei protagonisti: la contrapposizione tra impero e negozi d'armi non è poi così netta... anzi...
Ma non sveliamo niente.
In definitiva, Le armi di Isher di A.E. van Vogt è un ottimo romanzo, come il suo seguito, e come ottimo, anzi eccellente, è il racconto originale, forse persino più efficace nel suo essere più sintetico.
Non si può non chiudere con una citazione, che poi è il motto dell'insegna dei negozi d'armi: "il diritto di acquistare armi è il diritto di essere libri" (concetto che a tutta prima potrebbe far storcere il naso ma che, una volta calati nel mondo di Isher, assume un'altro sapore).
Fosco Del Nero
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